Don Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro, è indagato dalla procura di Terni con l’accusa di abusi sessuali. Ad accusarlo – secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa – alcuni ex ospiti delle strutture della comunità ad Amelia.
L’indagine, sottolinea il quotidiano, è in corso da oltre sei mesi e i magistrati hanno ascoltato diversi testimoni con l’obiettivo di ricostruire la vicenda. Le dichiarazioni di accusa sarebbero molte e abbastanza concordanti; pagine e pagine di verbali in cui gli ex ospiti – giovani che hanno avuto o hanno tuttora a che fare con la droga, qualcuno anche scivolato nella delinquenza – ripeterebbero sempre gli stessi racconti. I pm hanno anche già sentito il diretto interessato, scrive sempre La Stampa, in un «lungo e drammatico interrogatorio». La procura mantiene sulla vicenda una certa cautela dato che, spiega sempre il quotidiano torinese, ci potrebbero essere motivi di risentimento dietro la denuncia dei giovani.
«Siamo costernati ed angosciati ma lieti di portare la croce buttata addosso ad un uomo che per 82 anni anni ha sempre servito Cristo, la Chiesa e gli ultimi»: sono le parole affidate a Alessandro Meluzzi, medico e psichiatra cui don Pierino, del quale è amico da 25 anni, ha dato il compito di suo portavoce per la vicenda della indagine della magistratura di Terni. [...]
A don Gelmini sono già arrivate alcune testimonianze di solidarietà da parte di esponenti del mondo politico, soprattutto dagli ambienti del centrodestra a cui il sacerdote è considerato vicino. Critica, invece, la parlamentare del Prc, Vladimir Luxuria: «non lo si assolva solo perché è un sacerdote».
Fonte: Corriere.it