Sunday, November 27, 2005

L’ex abate di Farneta confessa molestie a decine di ragazzi

Prima la denuncia di una vittima, un ragazzino di tredici anni. Poi la confessione: non un singolo episodio, ma una trentina, diluiti in una decina d’anni. L’ex abate di Farneta, don Pierangelo Bertagna, 44 anni, originario della provincia di Brescia, arrestato l’11 luglio scorso per violenza sessuale dopo la denuncia di un tredicenne, in questi mesi ha aggiunto particolari al suo racconto, rivelando attenzioni morbose di natura sessuale verso giovani, in episodi avvenuti in tutta Italia. Una confessione scaturita anche in seguito alle decine di denunce pervenute ai carabinieri di Cortona dopo il clamoroso arresto del luglio scorso. Un episodio che ha fatto scoprire una verità sommersa. Il sacerdote, appartenente alla comunità dei “Ricostruttori nella preghiera”, ha raccontato episodi che risalgono addirittura a 12 anni fa, quando ancora non era entrato in seminario. Vittime ragazzi che nel nord Italia frequentavano la comunità. Poi al seminario ad Arezzo, dove Pierangelo Bertagna era entrato in età avanzata, quasi 35enne. Anche all’interno dell’istituto che forma i nuovi sacerdoti, si erano verificati episodi gravi: atti di libidine li definiva il vecchio codice di procedura penale, oggi inclusi nel più generale reato della violenza sessuale. Alcuni episodi, al di là della possibile prescrizione alla quale molti di questi fatti saranno sottoposti, non sono nemmeno reato, se avvenuti con maggiorenni consenzienti. Poi dal 2000, anno in cui il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti lo ha ordinato sacerdote (lo stesso vescovo che una settimana fa lo ha sospeso “a divinis”), la sua attività si è svolta all’ Abbazia di Farneta, nel comune di Cortona. Per tre anni al fianco del vecchio parroco locale, morto nel 2003, poi come capo della comunità locale, don Bertagna ha portato con sé le regole e i principi dei “Ricostruttori nella preghiera”. Conduceva una vita ascetica, dormendo spesso per terra e mangiando solo verdure, tenendo barba e capelli incolti. [...] Nel frattempo, per l’ex abate resta attivo il provvedimento di arresti domiciliari. Per tre mesi è rimasto in un convento dell’Appennino tosco-emiliano; ora è stato trasferito in un’altra struttura religiosa della Toscana meridionale tenuta segreta.
Fonte: Repubblica.it

Monday, November 21, 2005

Scandalo in Brasile, i diari dei preti pedofili

«Il prete fa con me come un uomo fa con una donna. Mi toglie i vestiti, alza la tonaca, mi prende sulle sue ginocchia, mi dice di stare tranquillo…». È un bambino di dieci anni che parla. E rivela alla nonna quello che non aveva avuto il coraggio di dire alla madre per paura di «prendere schiaffi». O di «essere arrestato», come padre Edson Alves dos Santos, sacerdote brasiliano di 64 anni, gli aveva detto, dopo averlo violentato, che sarebbe accaduto se non avesse mantenuto il segreto. È solo una delle agghiaccianti denunce di atti di pedofilia compiuti da sacerdoti in Brasile e giunte drammaticamente all’attenzione del Vaticano. A una settimana dal caso clamoroso dell’arresto di padre Felix Barbosa Carreiro, un prete sorpreso in un’orgia di sesso e droga con 4 adolescenti adescati su Internet, il settimanale Istoè (Così è) ieri ha rivelato che il Papa, Benedetto XVI, ha inviato ai primi di settembre una commissione in Brasile per indagare sulle denunce di abusi sessuali compiute ai danni soprattutto di bambini poveri. In almeno due casi a testimoniare la veridicità dei racconti delle vittime sono gli stessi violentatori che hanno riportato le loro esperienze su un diario. Padre Tarcisio Tadeu Spricigo ha persino compilato le dieci regole per restare impuniti. [...] Secondo Istoè, nell’inchiesta vaticana si parla di circa 1.700 preti, il 10 per cento del totale, coinvolti in casi di cattiva condotta sessuale: incluse le violenze su bambini e donne. Si dice che il 50% dei preti non mantiene il voto di castità. E che negli ultimi tre anni sono stati più di 200 i preti mandati in cliniche psicologiche della Chiesa per essere rieducati. [...]
L’articolo di Virginia Piccolillo è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera

Saturday, November 19, 2005

Pedofilia: ombre sul cardinale Hume

Casi di abusi sessuali compiuti da monaci sarebbero avvenuti presso il collegio cattolico di Ampleforth. Tra i trenta e i quaranta studenti ne sarebbero rimasti vittima, durante il periodo tra il 1966 e il 1995. Un arco temporale durante il quale anche il futuro cardinale Hume, morto nel 1999, rivestì l’incarico di abate di Ampleforth.
Il dettagliato articolo di Ian Cobain è stato pubblicato sul sito del Guardian

Tuesday, November 15, 2005

Pedofilia a Napoli, prete assolto ma Curia a processo

Tre anni fa il giudice per l’udienza preliminare chiuse il caso con una sentenza di proscioglimento. Era l’estate del 2002: e per un sacerdote napoletano accusato di reati gravi e infamanti quali la violenza sessuale e gli atti sessuali con un minorenne quella sentenza rappresentò l’uscita di scena da una vicenda giudiziaria scottante. Sembrava un caso definitivamente archiviato, quello che portò un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 14 anni a denunciare i presunti abusi subìti da parte del giovane prete, e invece oggi la vicenda si riapre in maniera assolutamente clamorosa e torna in un’aula di giustizia, questa volta civile, e non penale. I legali del ragazzo – gli avvocati Luciano Santoianni (penalista) e Giuseppe Aulino (civilista) – hanno infatti citato in giudizio la Curia arcivescovile di Napoli, avanzando una richiesta di risarcimento danni. [...] La vicenda risale al ’99, quando la Procura aprì un’inchiesta sul comportamento del sacerdote, allora collaboratore in una parrocchia nella zona dei Quartieri spagnoli: secondo l’accusa, il giovane prelato avrebbe riservato «attenzioni» ad uno dei ragazzi che frequentavano la parrocchia dove seguiva i corsi per il catechismo. Il sacerdote, rinviato a giudizio, venne poi prosciolto dal gup che, accogliendo le conclusioni del perito d’ufficio, lo ritenne incapace di intendere e volere nel momento in cui sarebbero stati commessi gli atti denunciati. «Riteniamo che la Curia – dichiara l’avvocato Luciano Santoianni – debba rispondere per la condotta tenuta da un suo sacerdote per una vicenda che richiama molto da vicino quelle accadute negli Stati Uniti. Crediamo infatti che questa vicenda si sarebbe potuta evitare se, a monte, la Curia avesse esercitato una funzione di controllo e verifica psico-attitudinale su quel sacerdote». [...]
L’articolo di Giuseppe Crimaldi è stato pubblicato sul sito de Il Mattino

Thursday, September 22, 2005

Francia: prete pedofilo condannato a 12 anni

Un caso clamoroso. Che sta interrogando l’opinione pubblica francese. Un prete di 65 anni, Denis Vadeboncoeur, parroco in Normandia, è stato condannato a 12 anni di carcere per violenza su minore. Padre Vadeboncoeur era stato in carcere 20 mesi in Canada per sodomia e aggressioni sessuali negli anni Ottanta, ma poi si era visto affidare successivamente dalla chiesa francese – al corrente del suo passato – una parrocchia in Normandia, quella stessa in cui ha continuato a coltivare il suo vizio che lo ha portato alla condanna in tribunale.
LA SCELTA DELLA CHIESA – Ad affidargli la chiesetta di Lieurey, in Normandia, senza badare al suo passato, fu monsignor Jacques Gaillot, vescovo da anni in rotta con il Vaticano e sempre al fianco dei sans-papiers e degli emarginati. Visibilmente in imbarazzo durante il processo, Gaillot ha saputo spiegare poco della sua scelta, salvo che all’epoca, nel 1988, era «meno sensibile di oggi» ai problemi della pedofilia. Gaillot, destituito dalla Chiesa di Roma nel 1995 (il Vaticano gli tolse proprio la diocesi di Evreux dove oggi si svolge il processo) non ha saputo spiegare nemmeno perchè, all’arrivo del vescovo suo successore, monsignor Jacques David, il dossier riguardante il parroco pedofilo era stranamente vuoto.
IL PROCESSO – L’inchiesta su Vadeboncoeur è scattata perchè il ragazzino vittima delle sue iniziative dai 14 ai 17 anni – Jean-Luc – ha avuto un esaurimento nervoso e, attorno ai 23 anni, è rientrato un giorno a casa gridando alla madre: «Ecco, da 10 anni vado a letto con il parroco!». Per il giovane una lunga psicoanalisi e poi il coraggio di trascinare davanti alla giustizia il prete pedofilo che era arrivato anche a teorizzare con lui che quei momenti di sesso erano «istanti unici, come se si incontrasse Dio».
Fonte: Corriere.it

Tuesday, July 5, 2005

Mondovì, sacerdote in manette per pedofilia

Li comprava con un gelato. Ragazzini di 13, 17 anni, soprattuto extracomunitari. Dopo il cinema, li accompagnava a casa sua, in parrocchia. Don Renato Giaccardi è agli arresti domiciliari: la procura di Mondovì lo accusa di induzione alla prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento di minorenni. Lui ha ammesso solo il rapporto con un ragazzo di sedici anni ma la Questura di Cuneo sospetta che il giro coinvolgesse ben più di un ragazzino: almeno una trentina, italiani e stranieri. [...] Due suoi complici adescavano i minorenni nei giardinetti di Cuneo, indagavano la loro disponibilità e se superavano l’esame, li accompagnavano a casa del sacerdote. Don Renato era sempre cordiale e generoso con le sue vittime e, se gli presentavano un altro amichetto, li compensava con un biglietto da 10 euro. [...]
Fonte: Repubblica.it

Saturday, June 25, 2005

Francia: otto anni anni a prete stupratore di minori

Un sacerdote cattolico accusato di avere abusato sessualmente di sei ragazzini senegalesi è stato condannato ieri sera a otto anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Nanterre, nella Francia settentrionale. Per padre Francois Lefort, oggi 59/enne, il procuratore generale Olivier Auferil aveva chiesto una condanna da 13 a 15 anni di reclusione. Il religioso era accusato di corruzione di minori, aggressione sessuale e stupro ai danni di ragazzi di strada incontrati in Senegal. I fatti erano avvenuti in un centro di acceglienza nel paese africano e nell’abitazione del sacerdote a Neuilly sur Seine, alla periferia di Parigi. Subito dopo la lettura delle sentenza, padre Lefort è stato arrestato e tradotto in carcere. Nella sua requisitoria, il procuratore Auferil aveva cercato di tratteggiare la complessa personalità dell’imputato, definito “un uomo dalla doppia personalità” e “un santo caduto nel fango”. Auferil aveva chiesto di credere alle testimonianze crude, spesso interrotte delle lacrime, dei sei ragazzi senegalesi – avevano dagli 11 ai 15 anni di età, all’epoca dei fatti, negli anni ‘90 – che accusavano il religioso di averli violentati. Aveva parlato di prove “schiaccianti e coerenti”, nei confronti di padre Francois, che oltre che prete è anche medico e scrittore. Ad averlo portato sul banco degli imputati sono alcuni di quei ragazzi che aveva incontrato in Senegal e in Francia nel 1995 quando si occupava per ragioni umanitarie di bambini e ragazzi di strada.
Fonte: Swissinfo

Tuesday, May 24, 2005

Pedofilia on line: inquirenti confermano confessione sacerdote

Domenico Di Somma, responsabile del Nucleo investigativo telematico e a capo dell’indagine sulla pedofilia che fa capo alla Procura di Siracusa, ha confermato che uno dei tre sacerdoti coinvolti nell’inchiesta ha confessato e ha chiesto il patteggiamento. In tutto sono 186 gli indagati, l’operazione riguarda 16 regioni italiane.
Fonte: Corriere online

Saturday, May 21, 2005

Pedofilia: arrestato il parroco di Laglio

Scandalo nel paese di George Clooney, sul Lago di Como: il parroco di Laglio dalla mattinata di ieri e’ oggetto di provvedimento restrittivo nell’ambito di una delicatissima indagine che sta portando avanti la Procura di Como. Il religioso, 42 anni, e’ sospettato di aver compiuto atti di pedofilia. Allo stato attuale si troverebbe agli arresti domiciliari nel Canturino in attesa di chiarire la sua posizione davanti al giudice dell’indagine preliminare. L’inchiesta e’ coordinata dalla Procura di Como. [...]
Fonte: Repubblica.it

Tuesday, April 12, 2005

Pedofilia: 10 anni di carcere a un prete australiano

Un sacerdote cattolico di 63 anni, padre James Patrick Fletcher, è stato condannato a 10 anni di carcere per pedofilia da un giudice di Sydney in Australia. Il prete, che non potrà più esercitare il suo ministero, ha abusato sessualmente di un chierichetto di 13 anni ed è accusato di aver molestato 9 ragazzini fra il 1989 e il 1991.
Lancio da Corriere.it

Thursday, March 31, 2005

Pedofilia, 4 anni e sei mesi all’ex parroco

(di Roberto Pontiroli Gobbi. Fonte: il Messaggero)
L’ex parroco di Colleferro Scalo, Paolo Pellegrini, condannato nel giugno 2004 in primo grado a sei anni e 9 mesi per violenza sessuale aggravata su minore ed istigazione all’uso di sostanze stupefacenti, è ricorso in Appello e, con il rito del patteggiamento, è riuscito ad avere un ulteriore sconto di pena: 4 anni e 6 mesi di reclusione. L’ex parroco venne arrestato dai carabinieri della compagnia Casilina, diretti dal maggiore Oronzo Greco, nel febbraio 2004. L’arresto scattò dopo la denuncia di un ragazzo diciottenne della periferia sud romana, che per anni aveva avuto rapporti con il prelato e veniva pure utilizzato per acquistare droga. Dalle indagini coordinate dal pm Carlo Lasperanza emersero aspetti sconcertanti di questa torbida vicenda, compreso il fatto che Pellegrini aveva rapporti anche con un altro ragazzino di appena otto anni. Nel corso delle perquisizioni, i carabinieri trovarono ampi riscontri alle parole del ragazzo che aveva denunciato. Nell’abitazione del parroco, infatti, gli investigatori rinvennero decine di foto e videocassette molto eloquenti realizzate all’insaputa delle giovanissime vittime. Eloquenti al punto che si scoprì che il prete aveva usato violenza anche con un altro ragazzino. Non solo: nell’indagine emerse perfino che il prete aveva avuto una relazione con la madre del ragazzo che aveva sporto denuncia e che pagava i rapporti con l’adolescente a suon di regali costosi: telefonini ultimo grido, scarpe e capi di abbigliamento griffati. E ieri, la sentenza di Appello. Con relativo sconto di pena e una provvisionale esecutiva di 60 mila euro da corrispondere alle vittime delle sue turpi attenzioni.