Tuesday, May 31, 2011

Belgio, scandalo pedofilia: Chiesa locale riconosce responsabilità e promette risarcimenti

In un comunicato recentemente diffuso dalla Chiesa cattolica belga, i vescovi e i sacerdoti riconoscono la propria “reponsabilità morale” per i numerosi scandali di abusi sessuali su minori compiuti da preti, consapevoli anche “dell’attenzione della società nei loro confronti”. La Chiesa belga promette inoltre risarcimenti alle vittime delle violenze “in base alle loro necessità” e di “adottare misure per lenire le sofferenze delle vittime, ridando loro dignità”. La nota è stata diffusa dopo che circa 80 delle vittime di preti pedofili hanno annunciato giovedì l’intenzione di querelare la Chiesa belga e anche il Vaticano per “negligenza colposa”. Il legale delle vittime, l’avvocato Walter Van Steenbrugge ha detto, come riporta l’AFP, che mentre gli esponenti della Chiesa dicevano pubblicamente di combattere gli abusi sessuali, “stavano facendo quasi l’opposto” come “proteggere chi abusava” e “scomunicare quelli che denunciavano i fatti”.

Wednesday, May 18, 2011

Sempre più gravi le accuse contro don Seppia

Sono numerosi i ragazzini, di età compresa tra i tredici e i quindici anni, che in questi giorni sono ascoltati da carabinieri e psicologi, in quanto ritenuti vittime delle attenzione di don Riccardo Seppia, il parroco genovese arrestato sabato scorso. Provengono tutti da “buone famiglie” di fedeli cattolici. Nel frattempo, ieri è stata perquisita anche l’abitazione del miglior amico del religioso, un ex seminarista che ora lavora come croupier.
Le intercettazioni telefoniche diffuse in questi giorni portano alla luce un sacerdote disinvolto, che chiede a un pusher “cocaina e bambini”, che vuole conoscere adolescenti con problemi di droga, meglio se “poco svegli”, meglio ancora “un negretto”, che consuma cocaina in canonica insieme a degli adolescenti, che bestemmia senza alcun freno, che fa battute “sataniche”.
La vicenda ha riproposto ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dei preti pedofili: delle segnalazioni erano giunte in diocesi, anche a cura di altri parroci, ma non sono mai state prese in cosniderazione.

AGGIORNAMENTO DEL 19 MAGGIO. Arrestato l’ex seminarista per induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento.

Sunday, May 15, 2011

Pedofilia, Amnesty International critica duramente la Santa Sede

Anche il Rapporto 2011 di Amnesty International non ha lesinato critiche alla Santa Sede. Nel documento la si accusa di non aver “adempiuto in modo sufficiente ai propri obblighi internazionali in materia di protezione dei minori”, e di non aver ancora presentato “il suo secondo rapporto periodico sulla Convenzione per l’infanzia, che doveva presentare nel 1997, né il rapporto iniziale sulla Convenzione contro la tortura, che doveva presentare nel 2003″. Il rapporto denuncia “il costante fallimento della Chiesa cattolica nell’affrontare correttamente il problema dei diffusi abusi sessuali su minori commessi da membri del clero negli ultimi decenni”, in particolare “la mancata rimozione dei presunti responsabili dai loro incarichi in attesa di indagini adeguate, la mancata cooperazione con le autorità giudiziarie per portarli dinanzi alla giustizia e il non aver garantito un’adeguata riparazione alle vittime”. Il documento, che raccoglie anche le intenzioni manifestate da Benedetto XVI di sanare il problema, ricorda infine che le modifiche al diritto canonico promulgate a maggio, che pure “hanno introdotto i “delitti” di pedopornografia e di abuso di persone con disabilità mentali”, non includono però “l’obbligo per le autorità ecclesiastiche di denunciare i casi alle autorità civili per le indagini penali”.

Tuesday, May 3, 2011

Pedofilia, prescrizione per don Cantini

Ha abusato per vent’anni di bambine e adolescenti, hanno sostenuto i pm, usando anche il Cantico dei cantici per adescarle. Ma il reato è ormai prescritto, perché nessun fatto è stato commesso dopo il 1993. E così don Lelio Cantini, ex parroco della Chiesa Regina della Pace di Firenze, oggi ottantottenne, è riuscito a evitare la condanna. Non sarebbe finita così, scrivono i giudici, se le vittime si fossero rivolte alla magistratura anziché alla diocesi fiorentina, perché quest’ultima decise di rimanere “in un assordante silenzio”. Anche perché vescovo ausiliario era allora Claudio Maniago, già allievo di Cantini. Le vittime attendono ora “un gesto pubblico di riconciliazione” da parte della diocesi.