Tuesday, December 21, 2010

Lodi, sacerdote condannato a dieci anni per abusi

Il pm aveva chiesto otto anni, ma il gup di Milano ha deciso che don Domenico Pezzini, sacerdote della diocesi di Lodi, meritava dieci anni di carcere per aver abusato sessualmente, tra il 2006 e il 2009, di un minorenne originario del Bangladesh. Al settantatreenne sacerdote, arrestato sette mesi fa, sono stati negati i domiciliari in una comunità monastica, ed è stato altresì imposto un risarcimento di 50.000 euro.

Thursday, November 25, 2010

Frate indagato a Palermo per pedo-pornografia

Il sito Agrigento Flash dà notizia che un frate 37enne, ex parroco della Basilica di San Calogero di Sciacca, è indagato dalla Procura di Palermo per pedo-pornografia e istigazione alla prostituzione minorile.
Secondo l’accusa avrebbe anche acquistato materiale pornografico con i soldi della parrocchia. Sono state perquisite le sue abitazioni a Sciacca e a Palermo ed il suo PC è stato sequestrato per verificare le accuse mossegli da alcuni suoi ex parrocchiani. L’opinione pubblica è divisa, come di consueto, fra colpevolisti e innocentisti.

Wednesday, November 24, 2010

Belgio, accuse a card. Danneels: “Ignorò denunce su abusi”

Altre rivelazioni sullo scandalo pedofilia che ha coinvolto Chiesa cattolica in Belgio. Stavolta da Rik Devillè, sacerdote in pensione e fondatore dell’associazione Mensenrechten in de Kerk (Diritti dell’uomo nella Chiesa), chiamato lunedì come testimone dalla commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dalla socialista Karine Lalieux. Devillè afferma di aver raccolto dal 1992 ad oggi 427 denunce su abusi compiuti da sacerdoti. Ma solo una trentina, sostiene, sono state esaminate dalla commissione costituita dai vescovi. L’ex prete accusa direttamente il card. Godfried Danneels, già primate del Belgio, cui Devillè si rivolse per segnalare diversi casi di abusi. Già nel gennaio del 2000, riporta Le Soir, una delegazione di vittime e rappresentanti dell’associazione si presentò dal prelato. “Gli abbiamo chiesto se avrebbe accettato di informare gli altri vescovi”, ha detto Devillè, ma il cardinale avrebbe risposto: “Anche se mi fornite mille dossier, come posso sapere che non sono prodotti di menti malate? Non avete alcuna prova”.
La “cultura e l’ideologia della Chiesa”, ha continuato l’ex religioso, “sono alla base degli abusi”. Perchè la Chiesa non solo li ha “tollerati”, ma “facilitati” e “come dappertutto, le vittime sono state invitate a dimenticare”. Devillè parla anche di “pressioni” della Chiesa sugli inquirenti, con tanto di verbali “modificati su richiesta” e poliziotti che non hanno testimoniato per timore di “rappresaglie”.
Anche Lieve Halsberghe, rappresentante dell’organizzazione Survivors Network of those Abuse by Priests (SNAP), chiamata dalla stessa commissione parlamentare, ha segnalato che molte denunce non vennero trasmesse alle commissioni incaricate. Ma il card. Danneels, continua, “non dirà mai la verità davanti ad un tribunale”.

Friday, November 19, 2010

Spagna, il sacerdote pedopornografo: “non ero conscio che fosse un grave delitto”

Aveva in casa un gigantesco archivio pedopornografico: davanti ai giudici, il parroco di Vilafamés ha dichiarato a un giornalista di El Mundo di “non essere stato al corrente che si trattasse di un delitto così grave”. Rafael Sansó Riera è ora confinato in un convento e in libertà vigilata. Il sacerdote ha chiesto perdono “alla Chiesa, alla parrocchia e alle persone offese: il vescovo glielo ha accordato.

Wednesday, October 27, 2010

Regno Unito, pedofilia: diocesi cattolica chiamata a pagare risarcimento milionario

Otto milioni di sterline, circa nove milioni di euro: è l’importo che la diocesi cattolica di Middlesbrough, nel Regno Unito, rischia di dover pagare per aver posseduto e gestito un istituto all’interno della quale 142 ex-studenti dichiarano di aver subito abusi sessuali. L’ha stabilito una corte formata da tre giudici. Secondo quanto riporta il Guardian, la diocesi ha comunicato che sta pensando di ricorrere in appello, ed ha aggiunto che “pensieri e preghiere” dei suoi vertici sono indirizzati alle presunte vittime e alle loro famiglie.

Friday, October 1, 2010

Arese (MI): prete molestatore condannato, ma attenuante per “modesta gravità” del fatto

Il tribunale di Milano ha condannato un sacerdote salesiano di 75 anni, accusato di aver molestato una bambina nel febbraio del 2007. Secondo quanto aveva raccontato ai parenti e ha poi ripetuto al giudice, la piccola era stata condotta dal prete nel suo ufficio vicino la parrocchia di Arese (MI) e questi le aveva toccato le parti intime. Il pm aveva chiesto cinque anni, ma la quinta sezione penale ha ridotto la condanna a due anni e sei mesi con l’attenuante di “modesta gravità” del fatto e ha anche concesso la sospensione condizionale della pena, cosa che eviterà al religioso il carcere. Inoltre, la Procura indagherà sulle dichiarazioni rese durante il processo da altri due salesiani, sospettati di favoreggiamento e falsa testimonianza. A favore della bambina è stata data una provisionale di 10mila euro e per il prete è stata disposta l’interdizione perpetua da qualsiasi impiego che possa metterlo a contatto con bambini.

Tuesday, August 24, 2010

Germania, prete violentò ragazzina minacciando punizione divina

Un prete cattolico oggi cinquantenne è stato incriminato per aver violentato una ragazzina di quattordici anni, quando era cappellano una ventina d’anni fa. E’ quanto ha affermato il portavoce della procura di Osnabrueck, nella Bassa Sassonia. Il sacerdote ha ammesso di aver costretto la ragazza ad avere rapporti con lui, minacciando in caso contrario una “punizione divina”. La donna, che ha contattato la diocesi di Osnabreuck l’anno scorso, sostiene di aver subito violenze per tre anni. Il prete è stato sollevato dal suo incarico.

Thursday, July 8, 2010

La foto di una bambina nuda nel pc del card. Danneels

La foto di una bimba nuda è stata trovata nel pc sequestrato al card. Godfried Danneels lo scorso 24 giugno. La conferma giunge dalla procura di Bruxelles, che per il momento non ha intenzione di aprire una specifica inchiesta sul fatto. Un portavoce  della diocesi ha ammesso che la foto potrebbe essere sospetta, ma ha avanzato l’ipotesi che potrebbe anche “essere involontariamente stata ricevuta attraverso internet”. Il portavoce, riporta Le Soir, sostiene che le accuse contro il porporato si fanno “di giorno in giorno più grottesche”.

Tuesday, July 6, 2010

San Giorgio a Cremano (NA): prete sorpreso con una quindicenne

Un giovane sacerdote di San Giorgio a Cremano ieri è stato sorpreso a bordo della sua auto assieme ad una quindicenne, in atteggiamenti intimi. Secondo quanto riporta Leggo, la polizia stradale li avrebbe sorpresi in un’area di sosta vicino la Tangenziale mentre si stava consumando un rapporto orale, trovando anche l’abito talare del sacerdote in macchina.
Da mesi l’adolescente e il prete si frequentavano tramite chat e lui si era conquistato la fiducia della ragazza fingendosi un professore. La ragazza, che ha raccontato di avere problemi a scuola e in famiglia, avrebbe poi detto all’assistente sociale: “Credevo fosse mio amico, non immaginavo fosse un prete”.

Sunday, July 4, 2010

Pedofilia, Belgio: l’inchiesta va avanti tra inviti a compensazioni e minacce di morte

Stefaan De Clerck, ministro della giustizia del governo belga, ha chiesto che la Chiesa incontri le vittime di abusi sessuali commessi da sacerdoti e cominci a pensare a indennizzi a loro favore. L’esponente democristiano ha aggiunto che gran parte dei reati contestati risale a diversi decenni fa e sono pertanto prescritti: per questo motivo la Chiesa “dovrebbe studiare caso per caso il modo migliore per riconoscere alle vittime una compensazione”. Nel frattempo Jean Marc Meillure, portavoce dello staff che sta seguendo la vicenda, ha dichiarato alla BBC che magistrati e testimoni coinvolti nel caso hanno ricevuto minacce di morte.

Monday, June 28, 2010

Belgio, scandalo pedofilia: si dimette commissione istituita da Chiesa

Lo psichiatra Peter Adriaenssens, presidente della Commissione incaricata dalla Chiesa di raccogliere ed esaminare le segnalazioni sugli abusi sessuali compiuti da sacerdoti, si è dimesso dopo le polemiche riguardanti il blizt della polizia belga nell’arcivescovado di Bruxelles. “Siamo stati usati come esca”, ha affermato in un’intervista al quotidiano De Standaard. La magistratura belga, secondo Adriaenssens, avrebbe sequestrato i dossier raccolti dalla commissione istituita perchè riteneva “che potessimo tenere nascosta la verità, mentre la nostra intenzione era di lavorare in piena trasparenza”. Nel corso della giornata, anche i membri della commissione si sono riuniti  e hanno deciso di rassegnare in blocco le dimissioni. Uno degli esponenti, Karlinin Demasuer, commenta: “Ci dimettiamo perchè la fiducia tra la giustizia e la commissione è stata deteriorata e di conseguenza anche la fiducia tra la commissione e le vittime che si sono rivolte a noi”. Molte vittime di abusi si era rivolte alla commissione, senza fare ricorso alla giustizia ordinaria: ora i loro casi saranno esaminati dalla magistratura belga, che ha in mano i dossier. La Chiesa belga deciderà giovedì se sciogliere o meno la commissione. Intervistato dal Sir, il portavoce della conferenza episcopale Eric de Beukelaer sostiene che la Chiesa non è “assolutamente in concorrenza con la giustizia” ma che “ci sono casi che non arriverebbero mai davanti alla polizia o alla giustizia civile”. “Ci sono persone che vogliono far ascoltare le loro storie” continua de Beukelaer “sarebbe un grande peccato non poterglielo permettere”.

Wednesday, June 16, 2010

Abusi, Germania: un terzo delle denunce coinvolge ambienti religiosi

La delegata del governo tedesco alla gestione del problema degli abusi sessuali, Christine Bergmann, ha reso noto che da aprile a oggi ha ricevuto oltre mille segnalazioni. Un terzo delle violenze, riporta la Sueddeutsche Zeitung, sarebbero state commesse in ambito familiare e amicale, un terzo in scuole e strutture sanitarie e un terzo in ambienti religiosi, soprattutto cattolici. L’entità delle violenze, ha affermato Bergmann, è “sbalorditiva”.

Monday, June 14, 2010

Diocesi Nardò-Gallipoli, quattro sacerdoti sospesi per vicende sessuali

Nella diocesi di Nardò-Gallipoli, quattro sacerdoti sono stati sospesi dai loro incarichi per vicende sessuali, che riguarderebbero la violazione del voto di castità ma non la pedofilia. Le indagini interne e riservatissime, avviate dal vescovo Domenico Caliandro con l’ascolto di testimoni, hanno portato alla sospensione dei preti in questione, anche per episodi di anni fa. Per un episodio è stato condannato a tre anni e sei mesi in primo grado dal tribunale di Brindisi don Lorenzo Greco, che nel 2001 avrebbe abusato di un ragazzino di 15 anni.
Un altro sacerdote cinquantenne di Copertino avrebbe avuto una relazione con una donna, ma l’avrebbe lasciata per un’altra più giovane, che ora sarebbe incinta. La prima donna ha quindi raccontato tutto al vescovo e il prete si è autosospeso, prendendosi un anno “sabbatico”. Ci sarebbero però voci di pedofilia su un ulteriore prete, senza però denuncia o conferma ufficiale.

Saturday, June 5, 2010

Rapporti con minorenne, prete bolognese ricattato

Un sacerdote di Bologna è stato ricattato da un minorenne di origine romena con cui aveva avuto rapporti sessuali consensuali. Il ragazzo avrebbe chiesto al prete 5.000 euro per non diffondere un video girato con il telefonino documentante la loro intimità. Intervistato da Repubblica, l’anziano religioso si difende: “quel video è un fotomontaggio”.

Monday, May 31, 2010

Pedofilia, denunciato vescovo per “copertura”

Mons. Gino Reali, vescovo della diocesi di Porto – Santa Rufina, è stato denunciato per favoreggiamento dagli avvocati delle vittime di don Ruggero Conti, al cui processo Reali ha recentemente testimoniato. E’ la prima volta che accade in Italia. Secondo i legali, “il vescovo ha coperto don Ruggero” nonostante avesse “l’obbligo, in presenza di reati così gravi, di intervenire drasticamente”.

Wednesday, May 26, 2010

Monsignor Crociata: “Non c’è obbligo di denuncia per casi di pedofilia”

Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, durante i lavori dell’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana e davanti ai giornalisti si è espresso sullo scandalo pedofilia, affermando che i casi di abusi da parte di sacerdoti “rilevati in Italia con procedimenti canonici nell’ultimo decennio” sarebbero solo “un centinaio”, anche se “un solo caso è sempre troppo”. Crociata sostiene inoltre: “Non abbiamo notizie di un calo del numero degli iscritti alle scuole cattoliche da parte dei fedeli a causa dello scandalo degli abusi sessuali”, dato che i cattolici chiedono “chiarezza”, “misure necessarie”, “penitenza”, “vogliono che questo dramma diventi l’occasione per un salto di qualità nella vita della Chiesa”. Crociata ha inoltre affermato che in Italia non c’è obbligo di denuncia alle autorità giudiziarie da parte dei vescovi, nel caso questi venissero a sapere di casi di abusi, tenendo però a precisare che “ciò non esclude la cooperazione e la collaborazione con le autorità civili per accertare in tutti i modi i fatti, né l’incoraggiamento alla denuncia da parte delle vittime” e “il fatto che un vescovo possa testimoniare a un processo è una cosa del tutto ordinaria se questo aiuta la conoscenza più completa dei fatti”.

Lodi: arrestato sacerdote, è accusato di abusi su un tredicenne

Don Domenico Pezzini, settantatreenne, della diocesi di Lodi, è stato arrestato ieri dalla polizia con l’accusa di aver stuprato, tre anni fa, un ragazzo tredicenne. A casa sua gli agenti hanno trovato materiale pedopornografico. Don Pezzini è noto per la sua collaborazione con il movimento GLBT: ha fondato il gruppo La fonte e ha scritto il libro Alle porte di Sion. Voci di omosessuali credenti.

Saturday, May 15, 2010

Vermont: Chiesa pagherà 20 milioni per vittime di abusi

La Chiesa cattolica del Vermont, negli USA, pagherà 17,65 milioni di dollari per risarcire 26 persone, vittime di abusi sessuali da parte di preti pedofili negli anni Settanta, che avevano intentato una causa collettiva. Con un accordo tra le parti, le accuse verranno fatte cadere e non si procederà nella causa, in cambio del cospicuo risarcimento. Altri 3 milioni verranno sborsati dalla Chiesa cattolica del Vermont per chiudere altre cause pendenti, già arrivate in appello.

Friday, March 26, 2010

Verona, ex allievo del Provolo: “Abusi da quindici religiosi”

L’istituto per bambini sordomuti “Provolo” di Verona, già tristemente noto per i numerosi casi di abusi sessuali da parte di religiosi su minori, torna a fare notizia. Questa volta per la testimonianza di un ex allievo, ormai sessantenne: ha fatto sapere di essere stato frequentemente violentato da una quindicina di religiosi (tra cui un alto prelato), quando aveva tra gli 8 e 15 anni, persino nel palazzo della diocesi.
L’associazione dei familiari degli abusati presso l’istituto “Provolo” si è rivolta al tribunale di Verona contro l’attuale vescovo, Giuseppe Zenti, il quale inizialmente aveva respinto le accuse, sostenendo che qualcuno voleva gettare discredito per appropriarsi dei beni della congregazione religiosa che gestise l’istituto. I reati non sono più perseguibili poichè è passato troppo tempo, ma è stato reso noto che i casi di abusi saranno analizzati dalla Congregazione per la dottrina della fede, decisione assunta dopo le recenti prese di posizione vaticane contro i preti pedofili.
Gli abusi del “Provolo” sono stati affrontanti nella puntata odierna del programma Mi manda Rai 3, dove altri allievi che subirono abusi hanno portato le loro testimonianze.

Thursday, March 25, 2010

Il New York Times: “il Vaticano coprì sacerdote accusato di 200 abusi su bambini”

Un articolo di Laurie Goodstein pubblicato con grande rilievo sul New York Times (Warned About Abuse, Vatican Failed to Defrock Priest) getta nuove, pesantissime ombre sul reale atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche nei confronti del fenomeno della pedofilia. La vicenda riguarda un sacerdote statunitense, Lawrence C. Murphy, che avrebbe abusato di 200 bambini sordi all’interno di una scuola del Wisconsin, dove operò tra il 1950 e il 1977. Una volta a conoscenza del caso le gerarchie ecclesiastiche, inclusi il futuro papa Benedetto XVI e il futuro segretario di Stato, Tarcisio Bertone, avrebbero cercato in ogni modo di evitare che la vicenda diventasse pubblica: il prete non subì punizioni e fu trasferito, il processo canonico fu bloccato, le lettere che sollecitavano provvedimenti rimasero senza risposta.

Tuesday, March 23, 2010

Pedofilia ecclesiastica, aumentano i casi

Il portavoce della diocesi di Ratisbona, Clemens Neck, ha reso noto ieri che quattro preti e due suore sarebbero accusati di abusi sessuali, commessi quattro decenni fa: tra le vittime anche due appartenenti al coro del duomo, all’epoca diretto da Georg Ratzinger, fratello del papa. Sempre ieri, nel cantone svizzero di Thurgau, un sacerdote cattolico è stato arrestato con l’accusa di aver commesso abusi nei confronti di un minore. La terza corte d’appello di Milano ha infine inflitto la condanna a cinque anni di reclusione a un frate laico che stava per prendere i voti: secondo la corte ha violentato una ragazzina di dodici anni, affidatagli dalla madre per prepararla spiritualmente.
Giunge anche notizia del primo incontro pubblico italiano tra le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti: avrà luogo a Verona il prossimo 25 settembre. Per informazioni: lacolpa@libero.it.

Saturday, March 20, 2010

Scandalo pedofilia: diocesi di Monaco sapeva di Peter H.

Intervistato dal New York Times, lo psichiatra Werner Huth, che nei primi anni Ottanta seguì il caso del prete pedofilo Peter H. , ha affermato di aver ripetutamente avvertito l’arcidiocesi di Monaco di Baviera sulla problematicità di quel sacerdote. Huth pose tre condizioni affinchè Peter H. potesse tornare alla sua attività: non fargli bere alcool, farlo sorvegliare da altri parroci e non metterlo più a contatto con i bambini. L’arcidiocesi invece avrebbe comunque deciso di far continuare l’attività pastorale al sacerdote senza tener conto delle indicazioni dello psichiatra, dopo un periodo di terapia. Il prete venne poi arrestato nel 1986, proprio per abusi su minori, ma rimosso dal suo incarico solo recentemente. Huth precisa di non aver mai contattato direttamente Joseph Raztinger, all’epoca arcivescovo di Monaco, e di non sapere se egli fosse al corrente o meno dei suoi avvertimenti, ma di aver avuto colloqui diretti con l’allora vescovo Heinrich Graf von Soden-Fraunhofen e con altri esponenti della diocesi. Huth è stato inoltre intervistato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung.
Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel invece, lo stesso Ratzinger avrebbe avuto notizia dei problemi di padre Peter H., che venne accolto a Monaco nonostante la segnalazione di precedenti abusi, da parte della diocesi di Essen. Sotto la presidenza di Ratzinger, il consiglio dell’ordinariato diocesano bavarese si sarebbe occupato del caso in questione, il 15 gennaio 1980: nel verbale – riporta Der Spiegel – è scritto che Peter H. aveva richiesto un alloggio in una parrocchia di Monaco e che era stato sottoposto ad un trattamento psico-terapeutico. Der Spiegel critica direttamente la diocesi per non aver segnalato il prete pedofilo alla polizia, accogliendolo nonostante il suo passato fosse noto.

Friday, March 19, 2010

Bologna, la diocesi promuove un sacerdote pedofilo

E’ stato condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione per molestie sessuali sulle bambine dell’asilo da lui diretto, ma per la diocesi di Bologna don Andrea Agostini era comunque meritevole di una promozione: ha pertanto ottenuto un nuovo e più prestigioso incarico presso il Santuario della Beata Vergine di San Luca, luogo simbolo del cattolicesimo bolognese. Lo denuncia la Rete Laica Bologna. La Rete segnala altresì un azzeccato articolo di Michele Smargiassi pubblicato sull’edizione bolognese del sito di Repubblica.

Wednesday, March 10, 2010

Lombardore (TO), condannato parroco per molestie

Tre anni e undici mesi: è la sentenza che è stata inflitta a Don Pierpaolo Mologni, ex parroco di Lombardore (TO). Il sacerdote è stato ritenuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di un ragazzo e di detenzione di materiale pedopornografico (migliaio di fotografie sono state trovate nella sua residenza qualche settimana fa). Il prete aveva ricevuto altre tre denunce, cadute però in prescrizione.

Friday, February 5, 2010

Germania, scoppia scandalo per abusi sessuali in scuole di preti

“La Repubblica” dà notizia di uno scandalo che è esploso in Germania e che ha coinvolto alcune tra le più prestigiose scuole superiori cattoliche. Per anni, in questi istituti gestiti da sacerdoti in varie città della Germania, decine di studenti sono stati costretti a subire violenze sessuali da parte di preti, insegnati e organisti. Il sospetto che si fa strada è che i responsabili delle scuole e i loro superiori, esponenti del clero, avessero ricevuto notizie di certi abusi ma che abbiano preferito non divulgare certe notizie. Si segnalano anche pagamenti di indennizzi per garantirsi il silenzio di alcuni di coloro che avevano subito abusi e il trasferimento dei colpevoli in altri luoghi, da parte delle diocesi, senza che venissero però denunciati alla giustizia.
Lo scorso dicembre, dopo alcune testimonianze di ex studenti, il caso è montato ed è stato ripreso da varie testate, dando un ulteriore colpo alla credibilità della Chiesa in Germania.

Saturday, January 23, 2010

Pedofilia, Irlanda: dieci Ave Maria dopo le molestie

Nel corso di un processo in corso a Dublino contro padre Maeliosa O Hauallachain, ora settantaduenne, accusato di tre abusi sessuali commessi tra il 1981 e il 1982 su una ragazza allora tra i tredici e i quattoridici anni, la vittima ha dichiarato che, dopo aver subito le molestie, il sacerdote le chiese di dire dieci Ave Maria per penitenza. La notizia è stata pubblicata sull’Independent. Gli assalti ebbero luogo in un confessionale: alla ragazza fu chiesto di non dire nulla a nessuno. Padre Maeliosa si proclama innocente.