Thursday, November 25, 2010

Frate indagato a Palermo per pedo-pornografia

Il sito Agrigento Flash dà notizia che un frate 37enne, ex parroco della Basilica di San Calogero di Sciacca, è indagato dalla Procura di Palermo per pedo-pornografia e istigazione alla prostituzione minorile.
Secondo l’accusa avrebbe anche acquistato materiale pornografico con i soldi della parrocchia. Sono state perquisite le sue abitazioni a Sciacca e a Palermo ed il suo PC è stato sequestrato per verificare le accuse mossegli da alcuni suoi ex parrocchiani. L’opinione pubblica è divisa, come di consueto, fra colpevolisti e innocentisti.

Wednesday, November 24, 2010

Belgio, accuse a card. Danneels: “Ignorò denunce su abusi”

Altre rivelazioni sullo scandalo pedofilia che ha coinvolto Chiesa cattolica in Belgio. Stavolta da Rik Devillè, sacerdote in pensione e fondatore dell’associazione Mensenrechten in de Kerk (Diritti dell’uomo nella Chiesa), chiamato lunedì come testimone dalla commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dalla socialista Karine Lalieux. Devillè afferma di aver raccolto dal 1992 ad oggi 427 denunce su abusi compiuti da sacerdoti. Ma solo una trentina, sostiene, sono state esaminate dalla commissione costituita dai vescovi. L’ex prete accusa direttamente il card. Godfried Danneels, già primate del Belgio, cui Devillè si rivolse per segnalare diversi casi di abusi. Già nel gennaio del 2000, riporta Le Soir, una delegazione di vittime e rappresentanti dell’associazione si presentò dal prelato. “Gli abbiamo chiesto se avrebbe accettato di informare gli altri vescovi”, ha detto Devillè, ma il cardinale avrebbe risposto: “Anche se mi fornite mille dossier, come posso sapere che non sono prodotti di menti malate? Non avete alcuna prova”.
La “cultura e l’ideologia della Chiesa”, ha continuato l’ex religioso, “sono alla base degli abusi”. Perchè la Chiesa non solo li ha “tollerati”, ma “facilitati” e “come dappertutto, le vittime sono state invitate a dimenticare”. Devillè parla anche di “pressioni” della Chiesa sugli inquirenti, con tanto di verbali “modificati su richiesta” e poliziotti che non hanno testimoniato per timore di “rappresaglie”.
Anche Lieve Halsberghe, rappresentante dell’organizzazione Survivors Network of those Abuse by Priests (SNAP), chiamata dalla stessa commissione parlamentare, ha segnalato che molte denunce non vennero trasmesse alle commissioni incaricate. Ma il card. Danneels, continua, “non dirà mai la verità davanti ad un tribunale”.

Friday, November 19, 2010

Spagna, il sacerdote pedopornografo: “non ero conscio che fosse un grave delitto”

Aveva in casa un gigantesco archivio pedopornografico: davanti ai giudici, il parroco di Vilafamés ha dichiarato a un giornalista di El Mundo di “non essere stato al corrente che si trattasse di un delitto così grave”. Rafael Sansó Riera è ora confinato in un convento e in libertà vigilata. Il sacerdote ha chiesto perdono “alla Chiesa, alla parrocchia e alle persone offese: il vescovo glielo ha accordato.