Saturday, March 20, 2010

Scandalo pedofilia: diocesi di Monaco sapeva di Peter H.

Intervistato dal New York Times, lo psichiatra Werner Huth, che nei primi anni Ottanta seguì il caso del prete pedofilo Peter H. , ha affermato di aver ripetutamente avvertito l’arcidiocesi di Monaco di Baviera sulla problematicità di quel sacerdote. Huth pose tre condizioni affinchè Peter H. potesse tornare alla sua attività: non fargli bere alcool, farlo sorvegliare da altri parroci e non metterlo più a contatto con i bambini. L’arcidiocesi invece avrebbe comunque deciso di far continuare l’attività pastorale al sacerdote senza tener conto delle indicazioni dello psichiatra, dopo un periodo di terapia. Il prete venne poi arrestato nel 1986, proprio per abusi su minori, ma rimosso dal suo incarico solo recentemente. Huth precisa di non aver mai contattato direttamente Joseph Raztinger, all’epoca arcivescovo di Monaco, e di non sapere se egli fosse al corrente o meno dei suoi avvertimenti, ma di aver avuto colloqui diretti con l’allora vescovo Heinrich Graf von Soden-Fraunhofen e con altri esponenti della diocesi. Huth è stato inoltre intervistato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung.
Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel invece, lo stesso Ratzinger avrebbe avuto notizia dei problemi di padre Peter H., che venne accolto a Monaco nonostante la segnalazione di precedenti abusi, da parte della diocesi di Essen. Sotto la presidenza di Ratzinger, il consiglio dell’ordinariato diocesano bavarese si sarebbe occupato del caso in questione, il 15 gennaio 1980: nel verbale – riporta Der Spiegel – è scritto che Peter H. aveva richiesto un alloggio in una parrocchia di Monaco e che era stato sottoposto ad un trattamento psico-terapeutico. Der Spiegel critica direttamente la diocesi per non aver segnalato il prete pedofilo alla polizia, accogliendolo nonostante il suo passato fosse noto.