Wednesday, May 18, 2011

Sempre più gravi le accuse contro don Seppia

Sono numerosi i ragazzini, di età compresa tra i tredici e i quindici anni, che in questi giorni sono ascoltati da carabinieri e psicologi, in quanto ritenuti vittime delle attenzione di don Riccardo Seppia, il parroco genovese arrestato sabato scorso. Provengono tutti da “buone famiglie” di fedeli cattolici. Nel frattempo, ieri è stata perquisita anche l’abitazione del miglior amico del religioso, un ex seminarista che ora lavora come croupier.
Le intercettazioni telefoniche diffuse in questi giorni portano alla luce un sacerdote disinvolto, che chiede a un pusher “cocaina e bambini”, che vuole conoscere adolescenti con problemi di droga, meglio se “poco svegli”, meglio ancora “un negretto”, che consuma cocaina in canonica insieme a degli adolescenti, che bestemmia senza alcun freno, che fa battute “sataniche”.
La vicenda ha riproposto ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dei preti pedofili: delle segnalazioni erano giunte in diocesi, anche a cura di altri parroci, ma non sono mai state prese in cosniderazione.

AGGIORNAMENTO DEL 19 MAGGIO. Arrestato l’ex seminarista per induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento.